Il Nancy Hilton è un'ortesi per il trattamento delle alterazioni funzionali motorie in sequito a lesioni di dito centrale, ove sia necessario ridurre l'ipertono o reazioni muscolo scheletriche eccessive causate da una mancanza di propriocettività, deficit nella coordinazione di movimenti muscolari e nell'equilibrio, instabilità meccanica. Questa ortesi oltre a ristabilire i fisiologici rapporti anatomici del piede, tiene in considerazione l'aspetto neuromuscolare soprattutto di quei bambini che, soffrendo di deficit tattile priocettivo, non hanno un buon controllo del piede nello spazio.
Tutto ciò è reso possibile da quattro appoggi neurosensoriali: 1 appoggio sottoditale; 2 appoggio metatarsale; 3 appoggio mediale; 4 appoggio laterale. E' un'ortesi di tipo dinamico, realizzata su calco in gesso o scansione 3D adattabile su diversi livelli del segmento gamba-piede. uniforme delle dita al piano di appoggio e favorendo la riduzione del griffe.
Caratteristiche tutti i modelli disponibili di Nancy Hylton hanno in comune il piano di appoggio. Dopo un’attenta valutazione, vengono posizionate le dovute spinte con l’intento di ridurre il tono e le retrazioni, aumentando il contatto uniforme delle dita al piano di appoggio e favorendo la riduzione del griffe.
Modelli di Nancy Hylton
T1: Ortesi plantare adatta a soggetti che non presentano particolari deformità e con un buon controllo del retropiede. Relizzabili in polipropilene, copolimero o multiform con sughero, a seconda delle esigenze.
T2: Ortesi plantare con alette fin sotto i malleoli. Consente un maggiore controllo sul retropiede rispetto al T1. Realizzabili in polipropilene, copolimero o multiform con sughero, a seconda delle esigenze. T3: Ortesi caviglia piede, avvolgente su tutta la circonferenza dei segmenti, con alette fin sopra i malleoli. Adatta a soggetti con un buon controllo della flesso-estensione ma con la necessità di sostenere il retropiede e il mesopiede. Realizzabili in polipropilene o copolimero, con imbottiture sulle prominenze ossee. T5: Ortesi gamba-piede avvolgente fino al cavo popliteo (T4 nel caso in cui l’altezza sia inferiore). Permette di controllare le deformità più considerevoli e bloccare l’articolazione tibiotarsica all’angolo desiderato. Nei casi di ginocchio flesso le alette anteriori possono essere prolungate in altezza con un appoggio sottorotuleo che facilita l’estensione. Realizzabili in polipropilene o copolimero, con imbottiture sulle prominenze ossee. T5 con balestra: aggiunta di un’asta in acciaio armonico o carbonio nella parte posteriore, col fine di facilitare la dinamica del passo, accululanto energia nella fase di appoggio calcaneare per restituirla nelle fasi successive. Realizzabili in polipropilene, copolimero, acciaio armonico, carbonio e imbottiture sulle sporgenze ossee.