Il corsetto Sforzesco è stato sviluppato attraverso progressive modificazioni e verifiche. Il primo concetto è la rigidità realizzata con un esoscheletro quasi completo che è totalmente aderente e simmetrico, in accordo alla teorica silhouette che dovrebbe avere il paziente senza scoliosi.
In pratica questo si può ottenere riducendo lo spazio in cui vi sono le prominenze patologiche e creando delle camere a livello delle depressioni. In questo modo è la deformità stessa che crea spinte e spazi nel contesto di questo esoscheletro.
Concetto SPoRT (acronimo inglese di simmetrico, tollerabile, rigido, tridimensionale, attivo).
Simmetrico:
Il concetto di “simmetrico” è stato gradualmente sorpassato mentre, cercando di capire il funzionamento del corsetto, si sono capite altre cose. Ora, la costruzione esterna non è così simmetrica, anche se è in larga parte mantenuta la bassa visibilità e il teorico buon aspetto corporeo.
Tollerabile:
Ciò che interessa maggiormente ai pazienti è di avere un corsetto che sia il meno visibile possibile, non di avere meno materiale addosso. Il corsetto Sforzesco ha un suo proprio disegn che lo rende esteticamente apprezzabile ed è per questo che i pazienti lo sentono come qualcosa che appartiene a loro. Questo è il principale risultato che ci permette di aumentare l’accettabilità, perseguendo la compliance e l’efficacia.
Rigido:
Il materiale scelto e il tipo di costruzione permettono una elevata rigidità che fornisce una maggiore efficacia di spinta rispetto agli altri corsetti. Tridimensionalità:
Il corsetto ha un’azione tridimensionale sul rachide, tutte le sue caratteristiche sono state sviluppate con questo presupposto.
Attivo:
Lo Sforzesco permette una totale libertà nei movimenti per tutti e quattro gli arti, così come la possibilità di un normale comportamento nell’esecuzione delle attività della vita quotidiana, ovviamente con l’esclusione della flessione, dei piegamenti laterali e delle rotazioni del tronco (almeno guardando dall’esterno; col corsetto il tronco si muove solo secondo il senso della correzione, mentre i movimenti nel senso della progressione della deformità sono completamente impediti).
Rispetto al corsetto Lionese, la pratica clinica in Isico ha dimostrato una maggiore efficacia dello Sforzesco, oltre a permettere un miglioramento nell'estetica, il suo innovativo concetto di tridimensionalità, con le spinte verso l'alto e il basso, lo rende probabilmente il miglior corsetto per le curve peggiori che devono essere trattate a livello conservativo.